Ho lasciato passare qualche giorno prima di scrivere questo commento... perche' e' stato difficile digerire questo che e' il peggior momento da quando gioco a tennis. Era l'ultimo incontro della stagione e dovevamo vincere per salvarci. Moser si trova vicino Magdeburg, 2 ore di macchina. Il tempo era brutto e pioveva. La speranza era di giocare nei campi al coperto e io volevo questo per evitare la terra battuta che e' stata sempre il mio tallone d'Achille. Ma dopo un'ora di attesa la pioggia e' cessata e si e' potuto giocare. E addirittura quando sono sceso io in campo e' uscito pure il sole a velocizzare e rendere piu' scivoloso il campo! Anche stavolta ho dovuto affrontare un ceco. Questi cechi praticamente vengono assoldati e pagati dai vari circoli solo per giocare questi incontri e fare salvare le squadre, visto che vengono dal loro paese, giocano e se ne ritornano a casa in giornata. Ora capisco perche' una cosa del genere non si dovrebbe permettere.
I cechi purtroppo sono bravi e di talento e questo era pure mancino, il che mi scombussolava ulteriormente. Comunque era un giocatore regolare, tirava normale, non cannonate e devo ripetere quello che ho detto per la precedente partita di Ostliga persa con un altro ceco e cioe' che la tigre di un tempo se la sarebbe giocata ad armi pari questa partita, anche in terra! E invece non lo so come sono caduto cosi' in basso, come sono diventato cosi' scarso, cosi' vergognoso. A partire dalla battuta che cazzo si gioca da fermo e non metto dentro una prima. Lento negli spostamenti, insicuro nei colpi che non mettono affatto in difficolta', corti e poco angolati, per lo piu' deboli. Inoltre fallosissimo, tanti errori senza motivo. Confuso...senza un minimo di idea di gioco. Concentrazione a puttane e anche stavolta ho fallito parecchie palle gioco anche se ne ho avuto meno delle partite precedenti. Insomma non c'e' proprio niente che si salva, completamente a terra. Al primo scambio combattuto ho dovuto fermarmi col fiatone e le gambe che mi facevano male!
Mi sentivo umiliato, sconvolto, incredulo, frustrato, impotente senza capire come sia stato possibile ridurmi in queste condizioni visto che appena un mese fa dagli allenamenti invernali al coperto mi sentivo in forma!...poi ho scoperto il grande granchio che ho preso con la nuova racchetta e la terra battuta mi ha dato la mazzata finale. La partita e' scivolata cosi' senza appello e senza speranze, salvo un tentativo all'inizio del secondo set arenatosi subito nei miei continui errori e colpi inefficaci. Ho provato pure un attacco ma la voley a campo aperto e' uscita di pochi millimetri proprio per farsi beffa di me e dirmi che non c'era proprio niente da fare.
Il doppio poi da ridere. Battuta fallosissima e anche un bambino servirebbe meglio. Voley ne ho fatto 3-4 in tutta la partita. Risposta inesistente, posso fare solo pallonetti. Questi tirano si forte, ma posso credere che io sono diventato cosi' scarso nonostante il doppio non sia mai stato il mio punto di forza????... che dire, dovevo essere l'asso nella manica di questa squadra e invece sono stato un fallimento totale, una vergogna assoluta. Il prossimo anno ci tocchera' rigiocare in Oberliga e di sicuro peggio di cosi' non puo' andare. Dopo pero' ci siamo rilassati e ci hanno offerto la cena al berbecue e questa e' un'usanza molto bella che noi in italia non abbiamo. I padroni di casa offrono sempre una mangiata agli ospiti e si beve e magna in allegria... anche se i cechi appena terminato il loro lavoro se ne sono tornati in patria senza degnarci della loro compagnia. Durante il viaggio di ritorno Jeff mi ha offerto di giocare nella squadra "active" a giugno, ma io ho gentilmente rifiutato... non ho voglia di fare altre brutte figure e di rovinarmi altri week end. Stagione agonistica quasi finita, forse faccio solo il torneo sociale a settembre ma senza allenamenti particolari, lo prendero' in allegria!
Mosca - Gardavsky Filip (CZE) = 1-6 2-6 (Ostliga H30, 5° giornata, Terra battuta N.2)
Mosca/Roder Steffen - Gardavsky/Ludwig = 1-6 3-6 (Ostliga H30, Terra battuta N.3)
